Her wonderful works, the predilection for the eyes, expressions and large pupils, and that is hidden deep feelings of the human soul, with particular visual communication and focus in the soul of the subjects as they are, are absolute ones that most have succeeded in "breaking the monitor" and get straight to the heart.
Paolo Orlandini, Artistic director
The artist, whose style oscillates between iperrealism symbolism cares with almost photographic precision all details. From the meticulous reproduction of a drapery, in the light that enters in the works by portraits of outside people, she offers a wide compositional expression.
Expressive works seem to testify the constant presence of hope, faith and prayer.Her paintings radiate a sense of light that give us visions of great effectiveness and expressive composition since the painter follows, what the critical call, line of pictorial intentions, in which it is not fiction or fantasy, but the psyche. Amelia Romeo, Journalist
Milena Crupi uses the eye of the painter as a needle that tears apart our consciences and harden its faces continue to ask why human folly. The essence of art is to make questions and not to provide answers. Prof. Alfonso Mula, Writer, journalist and art critic
Occhi azzurri ma non gelidi, occhi neri e penetranti che ribattono il rimorso per un lontano peccato: il tuo. E poi altri esseri a metà sognati, a metà vissuti, o vissuti nel sogno, perché tu sai, che nel guardarli,quella purezza miracolosa si staglia solo sulla tela. E la nostalgia è forte come il rimorso che morde i ripostigli della memoria. E’ solo la lezione di un Annigoni che Milena Crupi ha imparato o c’è dell’altro?
C’è una maestria postimpressionista che non è solo piacevolezza tonale; le figure tratte dalla memoria sono nette e precise nei loro contorni materiali; i colori madreperlacei e atmosferici. Dire purezza di vita, candore di pensiero, per la Crupi è dire umanità e arte che passano per la strada del sacrificio, del dolore, della salvezza. In questo senso filosofia, arte, morale e religione spirito e natura trovano sintesi espressiva nell’unità di coscienza di Milena Crupi. L’uso delle sue figurazioni producono urgenze liberatorie, e come Paul Klee non rinunciano alle magie infantili e al di là degli allettamenti compositivi, suggeriscono nuove favole per gli uomini-fanciulli in cerca di un rifugio contro i “ giganti della montagna”. Dott. Diego A. Romeo, Giornalista, Sicilia 7 - Anno 3, N.4 novembre 2000
Milena Crupi, attraverso un intensa opera di ricerca, che ha messo in evidenza le sue innate doti per il disegno, interpreta la figura umana, ed in particolare quella femminile, delineandone il volto che realizza con una notevole eleganza mettendo in evidenza un gusto ed una grazia decisamente personali.
La sottile vena spirituale, che si manifesta attraverso i volti delle sue figure, illuminandoli di luci iridescenti, le consente di valorizzare le proprie opere con rilevanti effetti plastici e cromatici. E, senza dubbio, la carica di interiore spiritualità che la Crupi riesce a fare emergere dal volto delle sue figure femminili, noi riteniamo rappresenti l’espressione più valida e autentica della sua creatività artistica; espressione creativa, quanto mai animata di suggestioni, luce e fascino.Dott. Ireneo Lorenzoni, Direttore Rassegna Expo arte Pisa
I giornali, la cronaca, la notizia che sembra destinata a durare un giorno soltanto e che invece può fermare il tempo per sempre. Le foto e gli articoli come ricordi e la pittura come interprete, profondo e attento, di eventi come l’11 settembre di tre anni fa, eventi che segnano la storia e il tempo, al punto di “romperli”. Questa l’idea alla base della mostra intitolata “ Crepe del tempo “, della pittrice Milena Crupi, allestita al Consiglio Regionale con il patrocinio della Regione Calabria.
Mula afferma: “ Milena Crupi usa l’occhio del pittore come un ago che lacera le nostre coscienze indurite e i suoi volti continuano a chiederci il perché della follia umana. L’essenza dell’arte è fare domande e non fornire delle risposte”. Il Quotidiano, D.ssa Elisa Latella - 20 settembre 2004